“Via col vento” di Margaret Mitchell parte I

Salve a tutti,
ho iniziato a leggere questo pilastro della letteratura americana del Novecento e vorrei condividere con voi questa esperienza passo passo.

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Via col vento è un lavoro che impegna la giornalista americana Margaret Mitchell per un lungo periodo che va dal 1926 al 1936, anno in cui il romanzo vede la pubblicazione.
Nel 1937 la Mitchell vince il Premio Pulitzer grazie al suo capolavoro e l’anno successivo ottiene la candidatura al Premio Nobel per la letteratura.
Nel 1939 vede la luce la celeberrima trasposizione cinematografica, che vede come interpreti principali Vivien Leigh e Clark Gable nei panni di Rossella O’Hara e Rhett Butler, e Olivia de Havilland e Leslie Howard nei panni di Melania Hamilton e Ashley Wilkes.

Dopo questa breve premessa iniziamo a parlare del romanzo.
Io possiedo un’edizione del 1997 edita dalla Mondadori appartenente alla collana I Miti. In quest’edizione non è presente né una premessa, né un sommario, quindi non posso sapere di quante parti si compone questo romanzo. Posso dirvi però che ho terminato la prima parte, che conta sette capitoli, della quale vi voglio parlare.

La storia ha inizio in Georgia nel 1861.vivien-leigh-rossella-ohara-casa-in-vendita
La nostra Rossella O’Hara ha solo 16 anni, e sebbene non sia una bellezza estasiante, tutti i giovanotti e gli scapoli altolocati crollano ai suoi piedi e la corteggiano.
Un incarnato di alabastro, folte ciglia nere e occhi verdi come i prati irlandesi, incorniciati da un viso quadrato illuminato da un sorriso bianchissimo nascosto tra rosse labbra di rubino. E’ questo che incanta gli uomini, unitamente alla sua spiccata capacità di tenerli sulle spine e di farsi desiderare.
Rossella ha ereditato il carattere impetuoso e testardo del padre Geraldo, che dopo aver lasciato l’Irlanda in cerca di fortuna, grazie alla sua astuzia con le carte, era riuscito a
diventare il proprietario di Tara: una grande piantagione di cotone che verrà poi coltivata da moltissimi schiavi neri. Sua madre, invece, Elena Robillard, di origine francese e di buon famiglia, aveva sposato il quarantatreenne Geraldo all’età di 15 anni, e la sua famiglia non aveva mai visto di buon occhio questa unione. Miss Elena O’Hara è una vera signora: sempre disponibile per aiutare il prossimo, dai modi gentili, un’ottima madre e moglie. E’ lei che porta avanti Tara, è lei che l’amministra e la gestisce, lasciando a suo marito la soddisfazione di impartire ordini che in realtà vengono eseguiti solo dopo il suo consenso. Di sua madre Rossella ha ereditato ben poco: tutte le doti di una signora a modo sembrano non attecchire nel suo ardente temperamento e nella sua spontaneità.
Rossella ama essere il centro delle attenzioni di tutti e le piace avere decine di corteggiatori pronti a soddisfare tutti i suoi capricci, sebbene non nutra sincera simpatia per nessuno di loro.

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La società che ci viene descritta è una società frivola, fatta di balli e merende all’aperto. E’ un mondo in cui le donne dovono apparire delicate, fragili e sciocche agli occhi degli uomini, ma sempre gentili, disponibili e di animo buono. Era opportuno che una signorina non ancora sposata mangiasse molto poco in pubblico e che manifestasse la propria sensibilità svenendo, se la situazione lo richiedeva. Gli uomini, invece, era importante che sapessero ballare per essere dei buoni cavalieri per le dame durante i balli, ed era fondamentale che sapessero andare a cavallo e che praticassero la caccia. Dovevano poi essere bravi giocatori di poker e discreti bevitori di whisky.
L’istruzione e la cultura non erano considerate importanti. La stessa Rossella non ha terminato gli studi al collegio femminile di Fayetteville e la vista di troppi libri tutti insieme le dà un senso di oppressione. Le uniche due famiglie che prestano attenzione alla letteratura e alla musica sono la famiglia Wilkes e la famiglia Hamilton, imparentate tra loro, che continuano a combinare matrimoni tra di loro da generazioni, facendo sì che questi avvengano sempre tra cugini, come nel caso di Ashley e Melania.

Gli O’Hara e i Wilkes sono due ricche famiglie che si trovano ai vertici della società del tempo, perché entrambe possiedono due grandi piantagioni di cotone: Tara e Le Dodici Querce. Le ricche famiglie potevano permettersi molti schiavi neri tra domestici e coltivatori, che potevano superare anche le cento unità, mentre i piccoli possidenti, che non potevano permettersi molti schiavi, si trovavano socialmente al di sotto dei domestici delle ricche famiglie (più volte chiamati “straccioni bianchi” nel romanzo). La servitù familiare era divisa in “classi sociali”: in cima c’era la servitù domestica, che spesso veniva controllata e gestita dalla levatrice che aveva il compito di allevare ed educare la prole della famiglia, poi venivano i servitori che svolgevano i lavori della fattoria, e per ultimi venivano gli schiavi che lavoravano nei campi di cotone e che godevano di scarsa considerazione da parte degli altri schiavi.

Come è noto, il cuore della giovane Rossella batte per Ashley Wilkes, alto, biondo, occhi grigi e con il portamento di un vero gentiluomo (a Rossella non piacciono gli uomini bruni, specie se con i baffi e la pelle abbronzata), che conosce fin da quando era bambina; edownloadd appresa la notizia dell’annuncio del fidanzamento di Ashley con Melania, decide di esporsi e confessargli il suo amore il giorno della merenda alle Dodici Querce.

Il suo orgoglio ferito e il desiderio di volerla far pagare sia a Melania che a Gioia Wilkes, la sorellina pettegola di Ashley che non perde occasione per sparlare di Rossella mostrando l’antipatia che nutre verso di lei e verso il suo instancabile civettare con tutti gli uomini, la spinge ad accettare una proposta di matrimonio da parte di Carlo Hamilton, fratello di Melania e promesso di Gioia. Solo per ripicca e desiderio di vendetta verso le due famiglie che le avevano reso impossibile la progettata fuga con Ashley.

Il matrimonio di Rossella e Carlo avviene dopo solo due settimane di fidanzamento, alla fine di aprile del 1861, e ad un giorno di distanza dal 51BSVSNG5+L._SY300_matrimonio di Ashley e Melania.
In tempo di pace in genere i fidanzamenti avevano una durata che andava dai sei ai dodici mesi, ma ora questo non era possibile, come non era possibile programmare un viaggio di nozze perché…era iniziata la guerra di secessione americana!
I giovanotti si affrettavano a sposarsi prima di arruolarsi nelle truppe a cavallo, che erano costituite interamente da gentiluomini figli di grandi possidenti, poiché questi erano gli unici che potevano permettersi dei cavalli. Tutti gli altri finivano nella fanteria.

Dopo una settimana dalla data delle nozze Carlo parte per la guerra, e dopo sette settimane muore a causa di una polmonite subentrata in seguito ad una rosolia, prima che potesse vedere il primo scontro con gli yankees.
Da questo breve matrimonio nasce un bimbo che, come da tradizione, porterà il nome del colonnello della truppa di Carlo, ovvero Wade Hampton Hamilton. Ma Rossella non sente che questo bambino le appartiene e non se ne cura. E’ invece avvilita dal nero che è costretta a portare seppur il lutto non la coinvolga emotivamente.
A quei tempi le donne in lutto non potevano partecipare alle feste, dovevano vestire di nero, e dovevano indossare un velo dello stesso colore sulla cuffietta lungo fino alle ginocchia. Questo lo si poteva accorciare all’altezza delle spalle solo dopo tre anni di lutto. Non si potevano poi assolutamente indossare gioielli, ma soltanto spille di onice e collane fatte con i capelli del defunto.

Rossella attraversa un periodo di depressione legata al suo lutto forzato, e sua madre, preoccupata, le suggerisce di trascorrere del tempo a Savannah, dai suoi parenti che non avevano mai visto di buon occhio l’unione tra Elena e quell’irlandese dalle origini incerte. Questo causa dei disagi a Rossella, che decide di raggiungere i parenti di suo padre a Charleston. Ma anche questo soggiorno durerà poco. 

Infine, su richiesta di Pittypat Hamilton (zia di Melania), Rossella parte per Atlanta portando con sé il piccolo Wade, per fare compagnia alle due donne rimaste sole in casa e per aiutare Melania a curare i feriti di guerra in ospedale.

La prima parte del romanzo termina qui, e come abbiano visto sono stati toccati già molti temi che definiscono bene l’inquadramento storico e culturale della vicenda. Si parla della società del tempo e di come vivevano le donne e gli uomini, si accenna al fenomeno dell’emigrazione irlandese verso l’America di metà secolo (vedi il padre di Rossella), si parla della condizione degli schiavi e dei ruoli che ricoprivano presso le famiglie che li avevano comprati…e poi si parla, naturalmente, della guerra di secessione americana, che fa da sfondo a tutto il romanzo e che fu fortemente voluta da un Sud che non era in grado di sostenerla perché viveva ancora solo delle proprie piantagioni di cotone, contro un Nord industrializzato.

Come vedete il romanzo è ben più complesso e articolato del film, e questo lo si percepisce già dai primi capitoli.

Non resta che proseguire la lettura.

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