“La porta di Tolomeo” di Jonathan Stroud

E’ trascorso un po’ di tempo dall’ultima volta in cui vi ho parlato di una lettura appena conclusa, ma ultimamente mi sono ritrovata a leggere troppi libri insieme e, per questa ragione, mi sono rallentata molto sia nella lettura stessa che nella pubblicazione di recensioni.
Insomma, la situazione mi è *leggermente* sfuggita di mano… ma sto piano piano riprendendo il controllo sui libri.
Ce la posso fare.

Oggi voglio parlarvi del terzo ed ultimo capitolo della bellissima Trilogia di 81kZPUEv0WL._SL1500_BartimeusLa porta di Tolomeo di Jonathan Stroud.

Pubblicato in Italia nel 2006 dalla casa editrice Salani EditoreLa porta di Tolomeo chiude brillantemente questa meravigliosa saga per ragazzi.

Ancora una volta ritroviamo il jinn Bartimeus, il mago Nathaniel (o meglio, John Mandrake) che ormai ricopre il ruolo di ministro dell’informazione, all’apice della sua carriera, e la comune e rivoluzionaria Kitty Jones in una coinvolgente avventura che vedrà le loro strade incrociarsi per un’ultima volta.

Sono trascorsi circa tre anni dai fatti narrati nel precedente volume L’occhio del Golem, e il nostro giovane Nathaniel è ormai un potente mago che gode di una posizione elitaria all’interno del governo. Il suo carattere si è inasprito ancora di più dall’ultima volta che lo abbiamo visto: è snob, egoista, corrotto ed esteticamente impeccabile.
Durante tutto questo tempo ha sempre tenuto il povero Bartimeus in schiavitù, costringendolo a svolgere anche i lavori più umili e concedendogli solo brevi periodi di congedo. Ma la lontananza troppo prolungata dall’Altro Luogo ha provocato un profondo logorìo dell’essenza del povero jinn, rendendolo sempre più debole al punto da rendergli difficile persino la sola sopravvivenza nel mondo degli umani.
Tutto questo accade perché Nathaniel non può correre il rischio che un suo nemico politico convochi Bartimeus e possa così venire a conoscenza del suo nome di nascita: qualora ciò dovesse accadere, potrebbe essere per lui la rovina.

Rispetto al precedente episodio, oltre alla forza di Bartimeus, è precipitata anche la stabilità politica dell’impero e la classe dirigente dei maghi deve contrastare il malcontento del popolo dei comuni (i non maghi) che si vedono coinvolti in una guerra che non gli appartiene.
A complicare ulteriormente il quadro c’è la scarsa collaborazione tra i politici che risiedono ai vertici della società: si respira una densa aria di rivalità tra i maghi più potenti poiché ognuno mira a prevalere sull’altro in un’atmosfera colma di attriti, dissapori e rancori.

Ritroviamo anche Kitty Jones, che dopo aver salvato Nathaniel dall’attacco del Golem, e dopo lo sfaldamento della Resistenza, vive sotto falso nome, ma non dimentica il suo sogno di voler porre fine alle sofferenze che i comuni devono subire per mano dei maghi crudeli e sfruttatori.

Tutto il libro si basa sul rapporto di fiducia tra umani (maghi e non) e demoni, che spesso vacilla, ma che è fondamentale per riportare la pace e per porre fine all’imminente distruzione dell’impero.
Si cerca quindi di costruire un forte legame che tende ad eliminare i ruoli di schiavo e padrone, e che mira ad una collaborazione fondata sul rispetto.
Si tratta di un legame profondo, che Bartiemus  ha potuto conoscere soltanto con Tolomeo, un mago che visse ad Alessandria d’Egitto e che fu per lui molto più che un padrone, e che il jinn ricorda da oltre duemila anni con immutato affetto e stima.

La porta di Tolomeo è un perfetto capitolo di chiusura di un’originalissima e coinvolgente trilogia.
In questo terzo libro vengono chiariti tutti i dubbi che erano rimasti aperti nei precedenti episodi e tutti gli elementi vengono ricongiunti.
Si ritrovano anche tutti gli oggetti magici incontrati in precedenza, come l’amuleto di Samarcanda, il bastone di Gladstone e gli stivali delle Sette Leghe, ed ognuno di essi ha una funzione importantissima all’interno degli eventi narrati.
Anche i rapporti tra i personaggi principali maturano, ed arrivano a colmare abissi e ad esprimere affetti e sentimenti che fin quasi alla fine non vengono espressi mai appieno.

Vi consiglio vivamente di leggere questa trilogia, sia che siate amanti del fantasy e sia che non lo siate.
Questa saga, infatti, saprà conquistarvi in ogni caso proprio perché si tratta di una storia del tutto originale e diversa da qualsiasi altro romanzo del genere.

Fatemi sapere se l’avete letta anche voi e se leggerete altro di questo autore.

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L’amuleto di Samarcanda http://amzn.to/2nFtKCN

L’occhio del Golem http://amzn.to/2nYojSa

La porta di Tolomeo http://amzn.to/2nFFhSG

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